giovedì 11 ottobre 2007

Vorrei essere lasciata in pace.

La lettera che sto per scrivere è per Alberto, la pubblico, dato che, dopo aver cancellato le sue mail, non ho più il suo indirizzo di posta e perchè non ho nulla da nascondere. Dopo di questo, vorrei cortesemente non essere più insultata e disturbata. Se qualcuno ritiene che il mio blog faccia schifo è libero di non leggerlo.

Caro alberto,
non capisco perchè sei tanto arrabbiato con me. Io, con te, non lo sono e non mi va di farcire il mio blog con i tuoi insulti...quindi ti prego di non scrivermi più (sosprattutto con anonimo, perchè ti copri di ridicolo).
Non mi serve un maestrino, nè qualcuno che mi dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, in modo particolare, se quel qualcuno sei tu.

Il mio blog mi piace, anche pieno di errori di grammatica, e nessuno ti obliga a guardarlo, se proprio ti fa schifo.
Io, sul tuo, non ci sono più andata e ti posso giurare, su quello che ho di più caro, che non sono io Giovanna e non ho interesse a commentarti o insultarti.
Sono felice, che ti senti così forte e tanto perfetto, da poter dispensare consigli e giudizi su tutto e tutti.
Giudica, la tua, di vita, prima di pensare a quella degli altri.

Io, con te, ho sbagliato. Ho sbagliato a darti troppa confidenza, a non mettere un muro come fanno in molti. Ti ho ascoltato, senza giudicarti e ti ho creduto. Ed invece, ti sei rivelato pessimo. Se le persone non agiscono come tu hai stabilito (dato che, tu, sei sempre senza macchia) scateni un enorme polverone. Questo metodo funziona fino a circa 10 anni d'età, poi la vita se ne frega dei tuoi polveroni e ti riempie di calci in culo. Ti sei mai chiesto perchè le persone, davanti alla tua rabbia, fanno una grossa marcia indietro???

E' stata una brutta estate per me. Orlando è stato la persona che più ho amato al mondo e ho sofferto da morire nel lasciarlo. Pensavo di poter trovare in te un amico e un confidente, ma mi sono sbagliata. Evidentemente avevi bisogno, anche tu, di qualcuno accanto e ti sei aggrappato a me, come fossi la tua ancora di salvezza. Ad un certo punto, ho sentito la tua ansia addosso insopportabile, ho capito che forse ti stavi un pò troppo affezionando e ho fatto retromarcia.
La sera della fatidica cena, non l'ho fatto apposta a non chiamarti. Semplicemente ho passato il pomeriggio con Robi, volevo stare un pò con lei, confidarmi e non volevo vedere nessun altro. Te n'è fregato di chiedere a Fabri come stava, invece di voler andare a cena con la sua ex e le sue amiche??? Gli hai chiesto se aveva voglia di parlare??? Chiedi sensibiltà e lealtà???!! Tu sei sensibile e leale???

Permettimi di dirmi che hai avuto una reazione esagerata. Molte volte ce l'hai. Sguazzi nella tua ira e a volte perdi di vista il piano della realtà. Ma forse, te ne stavi accorgendo, anche tu che, da qualche giorno, ero più fredda con te e per questo hai reagito così.

Quello che mi ha ferito è che ti sei arrogato il diritto d'insultarmi e non ti devi permettere più.
Non devi permetterti di esprimerti in quel modo con me.

Ancora contunui con parole pesanti. Io non t'insulto e non m' interessa ferirti.

Ammetto di essere ignorante e non mi vanto di essere laureata. Però, per tua informazione, non sono una mantenuta (lavoro da qualche giorno e ho sempre studiato cercando di dare il massimo), non sono un'arrampicatrice sociale (chi mi conosce sa, che avrei potuto sfruttare determinate situazioni, ma non l'ho mai fatto) e non sfrutto le persone, ti assicuro che voglio ai miei amici un bene così profondo che non vale qualsiasi favore.
Quando, le persone che amo sono in difficoltà, sono la prima che si precipita e non potrei immaginare di vivere senza di loro o usarle. Quando il papà di Maura è mancato, vivevo praticamente a casa sua, quando vedevo Sabri soffrire per quell'idiota, l'ho odiato, quasi avesse fatto a me determinate cose, ho passato ore ed ore ad ascoltare Robi e Fa' e, quando sono stati felici, ero la prima ad esserlo con loro. Per non parlare dei miei amici di Roma, che per anni sono stati una specie di famiglia.
Gli amici sono persone, con le loro imperfezioni; capita che alcuni giorni li odi e non sopporti i loro difetti, ma non potresti farlo se non li amassi. PERO' NON HO MAI MANCATO LORO DI RISPETTO. Non mi sono mai permessa di esprimermi come tu hai fatto con me. Grazie a loro, non ho mai provato la sensazione di essere sola. Nel periodo dell'esame di stato, quando le cose tra me e Orlando andavano a picco, il mio telefono non faceva che squillare.

Pensi che ti abbia usato??? Per cosa??? Non capisco.

Da un pò di tempo, ho ritrovato me stessa. Sto bene e mi sento viva. Non è facile lasciare la persona, con la quale avevi deciso di passare la tua esistenza. Non è facile ricominciare tutto da capo. Ho fatto molti errori. Ho sofferto. Non mi sono comportata bene con alcune persone, ne sono consapevole e, a tempo debito, ho pagato il conto. Ora sto bene e sto bene da sola.
Ho studiato per l'esame di stato piangendo ogni giorno, ma non mi sono data per vinta mai e mercoledì con 40 di febbre all'ultima prova ho preso 48/50. E' facile sputare sentenze su tutti dal caldo della propria stanzetta e avere sempre la più forbita giustificazione teorica per i propri difetti. Ti senti migliore di tutti quelli che ti circondano???

Sto imparando ad amarmi e ad apprezzare la forza che trovo per superare gli ostacoli. Non sono io che devo farti la morale. Non m'interessa giudicare. Tu conosci benissimo i tuoi problemi e non mi sono mai permessa, nel corso di questa mail, di tirarli fuori per offenderti. Amo le persone educate. So che la vita certi giorni è una salita proprio dura, ma non mi do per vinta. Non sempre raccolgo vittorie. Non è un'equazione perfetta. A volte i sacrifici non vengono ricompensati, ma quando succede, è stupendo, ed è per questo che, secondo me, la vita è meravigliosa.

Quindi, dato che mi ritieni una persona orrida, ti prego di far finta che non io esista e di non disturbarmi più. Permettimi di dirlo senza offenderti, non sei la persona più adatta per farmi la morale.

Monica :)

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una." Woody Allen. Gran bella frase, eh! A vomitare frasi del genere molto spesso sono personaggi che stanno dalla parte giusta della vita. La parte del denaro, del privilegio e del benessere in genere. Mamma mia, complimenti per l'originalità.