
Ero troppo curiosa e così, anche io, sono andata a ficcare il naso nel fantastico mondo di StarDoll.
Se le nostre nonne avevano miserabili bambolette di pezza, le nostre mamme le bambole di plasticaccia con gli occhi che scolorivano e noi ci solazzavamo con le intraprendenti Barbie e con gli improbabili modelli di "Gira la moda"; le bimbe contemporanee, pc alla mano, si divertono con StarDoll.
Il sito è accattivante, molto colorato, con banner di facile comprensione. Entri e scegli di creare la gnappona che ti piace di più. Il fenomeno, seppur criticato, è molto simile ai miei giochi d'infanzia con le Barbies nelle mitiche casette rosa. Ci si immedesima nella gnappa in questione e si sceglie se farla cucinare, prendere il sole o fare cose sconce con Ken.
Per il bambino il gioco è una dimensione fondamentale per elaborare la dimensione simbolica dell'esistenza. Ma questo è vero anche per gli adulti. Se pensiamo al successo fenomenale di Second Life, al gusto che anche gli adulti hanno di vivere un’altra identità, realizzando attività diverse da quelle del mondo fisico e che spesso nella realtà rimangono solo un frustrante sogno irrealizzabile, si può facilmente capire l’approccio adolescenziale a Stardoll.
Del resto anche Second Life ha una sua area under 18 e promuove proficuamente il suo aspetto educativo, legato all’apprendimento a distanza, al lavoro di gruppo via internet, alla simulazione di attività autentiche, allo studio dei nuovi media e alla formazione aziendale.
Del resto anche Second Life ha una sua area under 18 e promuove proficuamente il suo aspetto educativo, legato all’apprendimento a distanza, al lavoro di gruppo via internet, alla simulazione di attività autentiche, allo studio dei nuovi media e alla formazione aziendale.
Inoltre, a Gennaio, è partito Webkinz, rivolto al mondo dei più piccoli: si tratta di registrarsi, scegliere il tipo di peluche (di animale dunque) con il quale giocare, decidere nome e sesso ed altre caratteristiche e iniziare a curarlo, tenerlo in salute e farlo divertire.
Internet è diventato, per concludere, il nuovo scenario dei giochi infantili. Questa è una conseguenza inevitabile dei cambiamenti continuamente in atto. Non si può negare l'esistenza del computer in ogni ambito della vita umana.
Quello che mi rende inquieta e che ho molto studiato per la tesi è il lento incedere in tutto verso una dimensione solitaria dell'esistenza. L'uomo, nonostante abbia esponenzialmente aumentato le possibilità di comunicare, è sempre più solo, e il mercato gli propone sempre più attività solitarie.
Si può immaginare un'esistenza staccata dalla relazionalità? Questo è forse l'aspetto scioccante dell'infanzia contemporanea. Se l'identità si crea attraverso l'Alterità, la diversità, il dialogo profondo, come immaginare un bambino che cresce praticamente solo? O forse, che adulto sarà???
5 commenti:
Ciao amika a pois...sabato si va a cena? :-)
Che argomenti interessanti...
Che persone simpatike...
L'anonimo si riconosce dai puntini di sospensione. E' sospeso e, tutto sommato, e fortemente critico!!! Chi sarà mai!!!!????
Monica
Cena?? Non so. Organizzate, semmai vi raggiungo. Sono davvero stanca, ho bisogno del sonnellino post-pasto. Mi sono appena svegliata!!!!
AriMonica
Posta un commento