sabato 31 maggio 2008

Toglietemi la tv.


La dentiera e il peluche in testa di Michele Cucuzza; la pelle stirata ai raggi Omega di Alda D'Eusanio; cercare l'amore (?) in tv; il Giro D'Italia dopato vince chi si droga di più senza crepare prima dell'arrivo: Lizzie McGuire quando ancora non si era buttata sul porno; televendite di abbigliamento per ciccioni; televendite di pedane vibranti "marca colcazzochedimagriscisecontinuiamagnà" con signorina dimostratrice già bella che secca, spiana-rughe ad infrasuoni modello "Pialla di San Giuseppe che dall'alto ci guarda e piange per noi"; vaporetti per casalinghe disperate; creme e cremazze; anellotti d'ovo a soli 79.00 euri; le prediche di DonCheppalle che ti rompe i coglioni in diretta mentre il Ratzy si spara le torte magnum a forma di basilica di SanPietro coll'amichetto suo Bush; poltrone per chi non riesce ad alzarsi dalla poltrona; culottes sciogliculone e poi la mia preferita....la televendita di un noto Centro di Dimagrimento. La mia cara improbabile televendita soddisfa, inconsciamente, tutti gli impulsi sadomasochistici del telespettatore: ti fanno vedere un tizio ciccione ciccione poi secco secco, con subitanea finalmente raggiunta felicità. Ammetto che a volte mi sembrano più carini prima, che poi. Morale: se sei magro sei felice, se poi parli un dialetto indecifrabile, non becchi un congiuntivo manco col libro davanti e sei rimasto nel complesso una grossa chiavica......sono cazzi tuoi!!!!!!!

Sex and the city.


Tutti lieti al cinema con fidanzatino, amichetta, amichetto, cugina o cuginetto etc etc etc etc! Che bello! La prima di Sex and the city!
Ed io, invece, a casa, ad aspettare che mi venga una crisi maniacale. Che disperazione!!!!

giovedì 29 maggio 2008

Come mandare lietamente a fanculo il cervello!

Un virus tira l'altro.


Sbattimento controverso, voglia di uscire, noia moltiplicata al biliardo. Mi sento in gabbia, voglio uscire. Odio stare a casa, odio stare al computer quando la gente vive, odio stare re al telefono con qualcuno che è a 5oo metri da me, odio sbattermi e deprimermi, odio guardare la tv e aspettare che il tuo cervello si scoli come tagliolini scotti. Come cazzo fanno i nerd, i depressi, gli asociali, gli otaku a passare il giorno tra tinello e stanza da letto!?

Dopo i primi due giorni di sofferenza acuta degna delle fatiche di Sisifo (mi prudeva tutto e non sapevo letteralmente quale santo poter pregare) ora sto meglio, ma non dal lato estetico, per intenderci. Sono ancora un mostro e non ricevo per nessun motivo visite!!!! Diciamo, che mi sto trasformando da un cocomero ad un melone! Bel miglioramento!

Ora combatto con la noia e sento che, lentamente, qualcosa si sta atrofizzando mentre un virus mentale si sta impossessando della mia coscienza, fino a fagocitarla.

Primo sintomo importante, che fa presumere ad un esordio chiarissimo di tipica regressione celebrale da esposizione prolungata alla tv: mentre lavavo le stoviglie mi sorprendo a cantare MERENDA_GELATO_GELATO_MERENDA!!!!

Fate voi!!!

mercoledì 28 maggio 2008

Oggi mi vedo così!

...però già va meglio!!! Erano secoli che non passavo a casa ben 4 giorni. Voglio uscire!!!!!!!!!!!!!!

martedì 27 maggio 2008

Fragola è a pois.


Da sabato sto vivendo in un film dell'orrore. Ho preso la VARICELLA! Se c'è una malattia più infima e becera, più di alcune personcine che conosco, è questa. Inizia con una febbricola, che manco prendi l'antibiotico e poi ti svegli una mattina e "paff!", trovi un sospetto brufoletto sullo sterno!
Inizi con le ipotesi:
1) indigestione? Strano, ieri ho mangiato minestra!
2) alcool? Due soli sorsi di cuba quasi 8 gg fa!!??
3) Sesso? Beh! Forse ne faccio veramente troppo poco.
Poi le macchioline si moltiplicano, come Greemlins e mi sale la febbre. Vado al celebre Pronto Soccorso del Santo Spirito e dopo 4, e sottolineo 4 ore di attesa, il tizio non sa che dirmi.
-E' andata in campagna???- mi fa.
-Si, 5 anni fa.- penso tra me e me.
Gli chiedo - Non pensa possa essere varicella?-.
-Forse ha ragione!!!!!!-(Eureka! Che genio quest'uomo!)
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOincuboOOOOO.
Lo stronzo, non solo non mi prescrive niente e, non sa se si usi il talco mentolato per le piacevoli bollicine, ma non scrive neanche la diagnosi sul referto, limitandosi a scrivere febbricola (39°!!!!) e macule. Si, infatti per scrivere varicella e quindi usare il referto come certificato medico per il lavoro, vuole 30 euro, il cornuto!!!!
Conclusione. Ho aspettato 4 ore per farmi dire, che ho la febbre e delle bollicine. Grazie!
Comunque, ormai da 4 giorni sono uno straccio e un mostro. La varicella è più di un'esperienza mistica, pagherei anche solo per avere la libertà di andarmi a comprare il giornale.Torno a letto.
Che infinita alienante depressione!!! :(

mercoledì 21 maggio 2008

Avrai.

Cambiare.

Fame insolente di un digiuno cercato. Pensieri vorticosi bussano piano. Non so più pregare, mi nutro delle mie decrepite certezze. E' rosso questo delirio che sa di nostalgia, di sogni troppo lontani, di errori per i quali mi condanno e dai quali non so imparare. Sono maledettamente cambiata, sono una donna, sono troppo testarda. Ho annegato tutto il mio coraggio in una tristezza salata e vuota che mi trascino dietro e che sempre porterò in ogni felicità.
Ho guardato negli occhi questa città che amo, ma che non mi sembra più mia, fino ad annegare in questo pensiero.
Ho guardato negli occhi l'uomo che ho amato e ho provato solo vergogna per il dolore e per l'inutilità della nostra violenza, degli insulti e della passione, troppo grande, che abbiamo trasformato in rabbia. Ci sono persone che ami ed altre che, in fondo, riesci solo profondare ad odiare. Non so perdonare niente e nessuno e questo vale anche per me stessa.
Ho paura, ma ho ritrovato la forza. Una paura tiepida e insistente, che mi solletica il cuore e mi fa guardare negli occhi un uomo, incredibilmente vero, senza permettermi di amarlo. Penso insistentemente all'odio che mi porto dentro, come un vaso di Pandora. Non vale niente il male, ma è la droga degli uomini. Conta non odiare se stessi, anche se amarsi, del tutto, è in fondo solo follia.
Cerco una salvezza possibile, senza mettere a tacere i miei demoni. Annego il mio cuore nei soliti Martini.
Mi sto lentamente innamorando di me stessa, come un'adolescente narcisa che perde le sue ore davanti allo specchio e sto imparando ad avere 25 anni, a godere di questo, senza sprofondare sempre nelle ansie. Mi addormento col cuore fumante e con un pittoresco Avrai di Baglioni, fuori moda, ma piacevole e familiare come un ritorno a casa. Gustosamente scontato, incredibilmente sempre mi commuove.

sabato 17 maggio 2008

Matisse.


Due giorni a Parigi.

Marion è parigina. Jack americano. Vivono insieme da tempo a New York ma, dopo la vacanza che sognavano a Venezia, si fermano due giorni a Parigi, per recuperare il gatto di lei e per far conoscere, a lui, la città e la famiglia di Marion. Quello che Jack conoscerà sarà una compagna molto più complessa di quanto lui potesse pensare e forse accettare. Un film maturo, nella sua leggerezza, grazie a una sceneggiatura che tiene per tutta la durata del film (tranne forse, ma è questione di gusti, nel finale) e grazie all’interpretazione dei due protagonisti.
Se Jack fa fatica a comprendere Parigi (complice anche la non conoscenza del francese), il 'ritorno a casa' mette a nudo per Marion quel fondo di puritanesimo, per quanto inserito in un contesto libertario, che Jack non si toglierà mai di dosso. Non si tratta, quindi, solo di cibo o di un anziano padre tutto istinto e seduttività, ma di due culture. Tutto questo Delpy ce lo dice sorridendo, ma quanto spessore c'e’ sotto questa leggerezza di scrittura!
Spiritoso, piacevole; si vede d'un soffio e ti fa venir voglia di avere un fidanzato!!

Natural born killer.



Mio fratello ha preparato un prelibatissimo risotto con le quaglie. Poverine!! Ora che le vedo così, mi viene una pena indescrivibile e varei voglia di chiamare la protezione animali.

Pensieri alla coque.


Ho ricominciato a scrivere, ovunque e sempre. Raptus di una grafomane; come quando la scrittura mi salvava. Da qualche giorno mi sento piena, di una contentezza mista a tristezza. Il dramma di una banale complessità, dell'essere sempre troppo relativa ed esageratamente assoluta, del dire sempre troppo, solo per non dire quasi mai niente. Il dramma del non arrendersi ad un un'ordinaria tiepida e dignitosa sopravvivenza. Domande esistenziali fastidiose come il cestino della spesa, pieno di quello che non riuscirai mai a mangiare. Ho provato a smettere di domandarmi e tormentarmi. Ho tentato con tenacia e forza, ma mi sono fatta solo male, perché tornare indietro non è mai del tutto possibile.

venerdì 16 maggio 2008

Rocky horror picture kid.


Mercoledì. Ora di pranzo. Mensa rumorosissima. Un dolce pargolo mi chiede se può pranzare vicino a me e mi abbraccia. "Che dolce!" - penso.
Ci sediamo. Arriva un fumante fantastico riso chimico della mensa. Il pargolo inizia a riempirsi le fauci della squisitezza, poi con un fare dubbioso si caccia qualcosa dalla bocca. Sollevato e felice cerca la mia attenzione e deposita nella mia mano nintepopodimenoche UN DENTINO SANGUINANTE pronto per il topino regalasoldini!!!
Indecisa tra lo svenire o il vomitare, davanti allo spalancamento delle fauci sanguinanti e sorridenti come quelle del Pagliaccio It, avrei scommesso che Tarantino l'avrebbe scritturato al volo!!

Da giorni non faccio che ascoltare...

mercoledì 14 maggio 2008

Liberi di stare zitti.

Questo paese mi piace sempre meno e volutamente lo scrivo con la lettera minuscola. Il futuro che mi sta davanti mi spaventa e ogni giorno mi trovo a scontrarmi con le burocrazie inutili, col lavoro regolato dagli interessi delle logge massoniche e col vuoto culturale che, lento, s'insidia, anche tra i miei coetanei. Ho 25 anni, ho sempre avuto il massimo dei voti e ho sempre lavoricchiato, vengo da una media famiglia borghese di quelle che non ti fanno mancare nulla. Eppure, a volte, mi ritrovo a vergognarmi di avere una laurea, a fare 3 lavori per sopravvivere mediocremente, a scontrarmi e spesso piegarmi alle logiche del potere precostituito e ad addormentarmi con la paura che il mio futuro sarà schifoso.
Mi vergogno di avere la coscienza pulita ed essermi fatta sempre in quattro, mi vergogno di attingere sempre più spesso al bancomat di papà e non sapere più se vale la pena lottare. Siamo i figli di una generazione che ha lottato, ha decostruito e si aspettava dei pargoli speciali in un mondo speciale. Ed invece l'universo di significato, nel quale vivo, si è solo svuotato e i giovano hanno perso il senso di tutto. Sfido i miei coetanei a sapere chi è Che Guevara, perché è stato ucciso Moro, perché c'è la guerra in Iraq, perché, nel nostro Governo, c'è gente che ha bruciato il tricolore, se il tuo bisnonno è uno che probabilmente è morto per quella bandiera. I mezzi di comunicazioni parlano, ma nessuno dice e nessuno più si chiede. Anzi ormai dire che le tre massime cariche dello Stato sono dei porci ladri iscritti all'ap2 ti vale un linciaggio mediatico simile all'ostracismo ateniese. Fuori, perché non devi rompere i coglioni. Non mi aspettavo nulla di buono da questo governo, perché, checchè ne dicano molti per molte ragioni, a me Silvio Berlusconi mi fa schifo e mi vergogno che rappresenti il mio Paese. Sicuramente il sor Prodi avrà fatto delle grosse stronzate, ma il Cavaliere anche con tacchi, trucco, lifting e trapianti vari mi fa di gran lunga più schifo. Solo, non pensavo che facesse così subito piazza pulita sull'informazione e facesse fuori un'altra volta Travaglio e Santoro. Non che il Travaglio sia una verginella, ma perché in Italia se uno è un condannato e rappresenta il Parlamento, io non lo posso dire??? Perché le telecamere della tv ti sbattono in faccia le budella dei defunti di Erba e lo devo vedere, ma se uno si è fottuto le mie tasse non lo posso sapere???
A questo nessuno ti risponde e, peggio, davanti a questo, nessuno più s'indigna! Perché tutto si può dire, tutto si può revisionare, ma nessuno si prende la bega di spiegare. Da molti, durante le elezioni, e soprattuto da miei coetanei ho sentito dichiarare che sarebbe meglio tornasse Mussolini. Questo mi spaventa enormemente. Perché, quando c'era il Duce, la gente crepava di fame e non aveva il diritto di pensare. Ma, in questo vuoto di tutto, sembra meglio la verità di un'infame dittatura, che le bugie fumose di una vigliacca democrazia.

sabato 10 maggio 2008

Dissonanze 2008. Siete pronti?

Un terribile equivoco.


Venerdì pomeriggio, la settimana sta finendo e con lei la mia capacità di controllare la rabbia. Supplenza pomeridiana. Ho sonno, ho uno strano raffreddore e non so se me l'abbiano appioppato i marmocchi o sto diventando allergica alle graminacee (entrambe le ipotesi mi deprimono); ho pranzato alle 12.20 senza caffè (la mensa della scuola non lo prevede), mi hanno pennarellato di verde i pantaloni beige (wow), mi chiedono se per Milano passa un fiume (penso di no, ma i navigli?).
Dopo aver sequestrato in ordine: un album con rispettive figurine, le card dei Gormit ed un elastico da macellaio; accompagno un febbricitante dalla bidella e chi ti vedo? Un bimbo della mia classe, che dovrebbe stare in punizione (ha scritto cubitale "Papera" sul diario di una povera compagna), il quale esce dal bagno, prende qualcosa dalla tasca di una giacca appesa (non sua) ed entra in un'altra classe. A quel punto mi passano per la mente gli scenari di catastrofe che solo Spilberg può mettere in scena e il sangue mi irrora le meningi fino a bloccarmi il fascicolo arcuato. Entro nella classe e, come una furia, lo ammonisco a tornare nella sua di classe, con un tono di minaccia kapò. Gentilmente il maestro della suddetta classe, sorride, mi tranquillizza ed esclama- Lei è la supplente?- arisorride e poi - Si calmi, questo non è Carlo, è il su gemello!!!!!!-. What a wonderful figura di merda!

martedì 6 maggio 2008

Meritate vacanze.







Sono un po' mancata, ma mi meritavo assolutamente una vacanzetta e nonostante la buona volontà di portare il mio fido pc, non ho trovato nessuna buona connessione wi-fi in terra di Leghisti.
Tiepido primo maggio; il fantastico trio vacanziero, dopo aver atteso ore ed ore, il commendator Lucio sotto casa sua, si appresta ad affrontare il lungo viaggio. Destinazione: Villa dei cedri, Lago di Garda. Partenza intelligente, verso l'ora di pranzo, ovvero quando tutti hanno terminato la fila al casello. Ripudio totale di ogni forma di furor organizzandi, in barba agli appuntamenti con gli amici raccattati, ci fermiamo in un tipico ristorantazzo per camionisti ed iniziamo il tregiorni di abbuffate.
Come si può fregarsene se i vostri amici vengono inseguiti da un leghista da loro insultato!!? Come si può andare a Gardaland sommersi da orde di bambini che gridano come pazzi!? Come si può ridere ininterrottamente per tre giorni anche solo pronunciando la parola F4??? Come si può malignare per ore sui discorsi anti-teca di Alemanno seduti accanto ad una famelica famiglia Nordista? Come si può fare il viaggio di ritorno con la panna montata che cuoce a 40°??? Come si può mangiare la carne di somarello nella pasta?? Come si può ordinare il vino della casa in Valpolicella??? Come si può digerire i panini al carciofo di Sirmione?!! Come si può andare alle terme a rinunciare al cataplasma???
Beh!!! Tra risate infinite e sporadici scazzetti isterici, ci siamo proprio tanto tanto divertiti!!!

Buon compleanno Gismondello!


Tantissimi auguri al ragazzo più figo e gagliardo di SanBeach del Trip. Quanti anni oggi? Più di 15, meno di 35??? Anche se stai decisamente diventando un matusa e sei già parecchio rincoglionito, non disperare, fai sempre la tua porca figura. Happy birthday to you!!!