venerdì 30 novembre 2007

L'abbuffata.


Nonostante la critica lo ammazzi, io in sala mi sono divertita. Le musiche da premio oscar e la cittadina di Diamante è fantastica. Non sono mai andata in Calabria. Che vergogna!! In più il regista è uno degli attori, indovinate chi???

giovedì 29 novembre 2007

Mina.

Lei è assolutamente l'ultima diva vivente. Sono giorni che non faccio che ascoltare:
http://it.youtube.com/watch?v=kQEANyj6I5E

Sogno.


Ho fatto un sogno e mi sono svegliata con un senso di pace e di gioia. Non lo so che sta succedendo. Il mio inconscio, come si dice, “si sta aprendo”. E’ vero ed è un miracolo.


Entravo in metro, era allagata da 15 centimetri di acqua limpidissima. Invece di entrare e bagnarmi, scivolo sull’acqua e la cosa è divertentissima. Ho provato la stessa sensazione infantile di quando, mio cugino ed io, andavamo su per la collina di nonno e poi iniziavamo a correre in discesa. Sembrava di perdere il controllo delle gambe. Brivido e risate infinite. L’infanzia è assolutamente una magia.

mercoledì 28 novembre 2007

Dedicato e te.



Questo post è dedicato al mio ex, ultimo della serie, ma non ultimo se si parla di vincitori. Infatti il caro Prudi ha vinto, o forse mi sembra sia arrivato secondo (vabbè conta partecipare!!) il torneo di poker portando altissimo il vessillo della Riviera delle Palme. L'ho amato perché è un eroe, scanzonato, vip e sempre contento. Bravo!! Bravo!!!

Avrei evitato la foto sul Corriere Adriatico per lo sconcerto dei concittadini, ma lui vive di traguardi e, questo, degnamente raggiunto, lo rende pieno di gioia.

Forza Prudi!!! Magari se hai vinto soldini, comprami il regalo di laurea che hai sempre dimenticato di farmi!!! Ops!! Pubblico una bellissima foto nelle quale è ritratto ai Bagni Andrea col su amico internazionale. Spero non mi citi in giudizio per i diritti d'immagine e che si faccia una bella risata!!!

Ti voglio bene!!

Tosca, hai fatto una stronzata!!


Sono nel lettone, come sempre. E’ notte. Troppo tardi. Domani non mi alzerò mai. Sono scossa. Non prendo sonno.
La giornata è iniziata miracolosamente. Mi hanno preso al nuovo lavoro. Solo 4 ore a giorno e guadagno il doppio che da quei bastardi di xxx. Pomeriggio: policlinico. Week end scuola. Per l’amore, non ho tempo. Perfetto.
Eppure l’amore, e la tragiche conseguenze che porta con sé, non si sceglie, ma ti sceglie. Ci sono momenti prestabiliti, nei quali Cupido lancia quelle bastarde frecce e, anche se non vuoi, te le becchi tra capo e collo. Da qualche tempo mi sono munita di giubbotto anti-proiettili e schivo le frecce in modo astuto.
Eppure non è sempre così semplice, la volontà non basta.
Gli uomini sono come i preti che vengono a benedirti casa, se non ti trovano, quando hanno deciso di cercarti , s’incazzano. Se un uomo s’innamora di te, è un po' come un dono da accettare. Se una donna s’innamora e persiste, sfiorando naturalmente la psicosi, allora è da deridere o al massimo compatire.
E così la serata ha preso una brutta piega, come nella Tosca di Puccini, divina, alla quale ho assistito. Teatro Flaiano. Atmosfera intima e raccolta, broccato e odore freddo di borotalco. Sono stata invitata, piacevolmente accetto. Ma la serata inizia con una nota stonata e finisce con una stecca.
Non mi interessa se, chi mi ha rovinato la serata, leggerà questo. Deve capire, che sta prendendo la strada sbagliata. E Tosca docet. Bella, genuina, innamorata, coraggiosa come chi se amare senza paura e senza calcoli. Fa di tutto per difendere il suo Mario, pittore strampalato. Eppure la sorte, senza pietà, la rende ignara complice dell’omicidio dell’amato. E lei stessa disperata si uccide, gettandosi da Castel Sant’Angelo.
La sorte è spietata. Devi sempre pagare un conto per aver amato troppo.
Mi sento scossa, emozionata. E’ trascinante quest’opera. Ma sono già entrata con un rospo in gola. Osservata e fuori posto. Mi sono vestita troppo fetish, non si va al teatro lirico con i pants stretti e le scarpe col plateau da Club 54!!
La realtà è che, nolente o volente, gli uomini e l’amore ti sconvolgono la vita e a volte maledettamente ti rovinano le giornate. Ma, in fondo, che scema Tosca!! Come si può morire per un uomo? Cha babba che sei!! Non conosceva evidentemente la Raffaella e la sua filosofia.
Trovi sempre un altro più bello, che problemi non ha. Basta cercare.

lunedì 26 novembre 2007

Party pics.


Sulla scia del fenomeno dei Party Pics, siti inutili pieni di foto di sconosciuti, che affollano le feste di tutto il mondo. I miei concittadini, dediti quotidianamente alla cura dell'immagine e alla culto del look non potevano essere da meno. In quel di SanBeach, la rozzata in questione, si chiama "rivieracool" (non lo consiglio dopo i pasti).

Il tipo raffigurato sopra è un tipico discotecaro nottambulo tristone dei Bagni Andrea di San Benedetto del Tronto.

1. Camicia bianca semplice, che esalta l'incarnato, rigorosamente griffata (ma "made in china") valore effettivo 10 euro/ pagata 200 euro da Omero, causa cavallino di Ralph o uccelletto Etro che sia;

2. Braghetta terribile al ginocchio, che riapre il dilemma atavico dell'uomo post-moderno "depilarsi, o non depilarsi;

3. Scarpetta rigorosamente Hogan (spesso scovata con fatica nell'ambitissimo spaccio dello zio Diego Della Valle, buonuomo), tra lo sportivo e il classico che fa molto "stile barca" anche se la barca non ce l'hai;

4. Cinta con batocco ottonato Gucci, costata mezzo stipendio, pure fastidiosa quando ti siedi, ma utile da attaccare al portone di casa per bussare, quando passerà di moda;

5. Collanina Morellato o marche oscene da centro commerciale, modello "voglio essere come Costantino";

6. Occhiale rigorosamente Ray-Ban, portato anche al tramonto quando non vedi un cazzo, ma che puzza molto di divo di Hollywood;

7. Capelli un po' lunghi (nei casi peggiori, che hanno tristemente avuto a che fare con la piastra!!!) e finto casual disordinati, che fa tanto Luca Cordero di Montezemolo. L'immagine però non rende giustizia al colorito della pelle "cotto veneto" dei miei concittadini, che investono ogni anno milioni di euro e litri di attivatore, per le mitiche lampade di Via Toscana.


Gli esibizionisti, le fashion victims, i coolhunters e i festaioli adorano le foto dei Party Pics. I fotografi puristi, i meno esibizionisti e quelli-che-vorrebbero-ma-nessuno-li-fotografa, le odiano. Fatto sta che le foto scattate durante i parties stanno dilagando sempre di più.


L’etnologo Marc Augé, guardando le foto degli spagnoli di icanteachyouhowtodoit avrebbe la conferma della sua tesi che, durante eventi come feste e vacanze. la gente tende mostrare (attraverso le testimonianze di tali eventi, ovvero foto, video e racconti orali tipo “non sai cosa ti sei perso ieri sera!”) di star divertendosi molto di più di quanto si diverte in realtà.

Face Hunter è un sito fantastico di un Cool hunter (cacciatore di tendenze) inglese pieno di foto di tizi a parties londinesi grandiosi. Tutti sembrano pazzi. No brand e soprattutto no conformismo dell'immagine.

Mentre in Last Night Shoes le foto dei parties sono dedicate esclusivamente alle scarpe. Inutile, ma divertente per gli shoes addicts. Altro che Riviera Cool!!!!!!

Indigestioni affettive ed affettive.


Sono nel letto, esausta. Mal di pancia. Ho mangiato di fretta una pasta panna e salsiccia ultracalorica, sconsigliatissima per cena. Sento che si muove qualcosa nella pancia. Sono una fase bulimica, nella quale non faccio che fagocitare schifezze e sto percorrendo il sentiero da tossicomane di nutella. Banale sublimazione.

Ho fatto l’emancipata. Volevo chiamarlo e farmi venire a prendere alla fermata ed invece ho preso la metro sola soletta. E’ meglio così. La solitudine è come un mal di pancia fastidioso, nessuno lo desidera. Eppure stavolta, tutto ha a che fare con la mia coscienza e la solitudine è l’opportunità più onesta. E’ severa, troppo, la mia coscienza. Ma stavolta la ascolto totalmente, prima che la situazione mi sfugga di mano come sempre. Sono irrequieta, stasera. Non riesco a stare ferma. Come se dovessi portare a termine qualcosa. Ma cosa?

sabato 24 novembre 2007

Probabilmente il più bello.


"SOFFOCANTE E LEGGERA, LA TUA PRESENZA
MI CAMBIA L'UMORE COME NIENTE AL MONDO.
EPPURE LOTTA LA MIA RAGIONE PER IL CONTROLLO...
PERCHE NON TE NE VAI DAI MIEI PENSIERI?
UNA NOTTE DI SOGNI."
(...probabilmente il messaggio più bello che abbia mai ricevuto....)




venerdì 23 novembre 2007

Diari e aria di riforme.

Alla fine ce l'ho fatta. Mi son arrampicata su per la libreria. Polvere e libracci che non leggerà più nessuno. Quaderni di mio fratello, quando ancora leggeva e scriveva. Dispense, che non ho il coraggio di buttare, e lui. Nascosto in una bustina di carta paglia del fashionissimo Cafè del Mar di Ibiza. Dietro, dietro, intrufolato, anche se nessuno, oltre me, lo avrebbe mai cercato.
Sorridente per avermi rincontrato: il mio diario.
Che cosa infantile il diario segreto!!! Vezzo idiota di una grafomane nevrotica.
Apro e leggo. Non tutto. Sarebbe troppo.
Ero ordinata e precisa. Sempre dentro il quadretto.
E poi: ritagli e foto che puzzano di colla e nostalgia. Un cuore di origami bellissimo, i miei primi pazienti che mi sconvolgevano le notti, il concerto dei Glimmers e gli Internazionali di Tennis, il pass del Mahè, la foto del trench di Buberry's che non avrò mai i soldi per comprarmi, la ricevuta rilegatura tesi (soddisfazione!!!), cartoline da Toledo, cartellino di mutande, vaucher di Madrid, foglietto illustrativo del Loette (chissà perché conservarlo!?) e poi le lettere strappalacrime ai miei strampalati, quanto sgangherati amanti.
C'è una ragazza ingenua, follemente innamorata di un uomo stile Padre Eterno, che le sembra meraviglioso e forse innamorata di un'idea. Ma c'è anche una ragazza un po' cresciuta, che si ributta nel suo primo adolescenziale amore perché non vuole crescere. Entrambe psicotiche. Entrambe soffrono. Entrambe, consapevolmente inconsce di quanto sono masochiste.
Ed ora chi sono?
Qualcuno (non vi dico ancora chi) mi ha detto che ultimamente vivo la mia fase Luterana, sto riformando la chiesa cattolica che è dentro di me.
Espiazione e castità. Pulizie di primavera. Castrazione forzata.
Ho un disperato bisogno di trovare me stessa, indipendentemente da tutto e da tutti per poi stare bene, ma bene davvero, un giorno, chissà quando, con qualcuno. Qualcuno che mi ami come la sua vita, qualcuno che si svegli col mio profumo addosso, qualcuno con cui crescere senza per forza combattere. Qualcuno da amare senza morire. Qualcuno che mi sostenga, senza essere un contenitore sotto vuoto. Rispetto profondo che non ho mai ricevuto perché non ho mai chiesto. Sono stanca di amori posticci e obbrobriosi. Sono stanca di questo torpore interiore. Arrogarmi il diritto di desiderare veramente e finalmente in barba a tutti.

Silvio Berlusconi e i cambi stagione.



Stasera sono abbastanza depressa. Ma non ho voglia di parlare di me e così vigliaccamente sublimo e decido di parlare un po' (con gli occhi di una spettatrice ignorantella e ingenua) di politica.

Ammetto, sono di sinistra. Anche se in Italia ormai essere destra o di sinistra è un la stessa cosa, tanto le solfe sembrano non cambiare mai.
Dico di sinistra perché dire comunista, secondo me, non ha più senso. Chi ormai può dirsi tale?? Non immagino un Bertinotti, che scelga di guadagnare quanto un metalmeccanico al primo contratto o un Rutelli, che parli male del concetto di proprietà privata.

La distanza tra l'essere di sinistra è ormai contratta all'inverosimile, se pensiamo che sono di sinistra Montezemolo, Diego Della Valle, Moratti e Tronchetti Provera. Povero Marx!!!

Ed invece la stragrande maggioranza di persone che votano per la destra appartengono ai ceti più bassi o addirittura sono disoccupati. Povero Mussolini!!!!

Secondo me, il più grande spartiacque, di questo secolo, tra l'essere di destra e l'essere di sinistra è stato Silvio Berlusconi. O eri speranzoso e votavi quest'uomo nuovo venuto dall'economia, o eri contro di lui, chiedendoti dove cazzo avesse preso i soldi per aprirsi la Fininvest.

Dico è stato perché, purtroppo, mi dispiace per lui, non che la gente si sia accorta delle sue marachelle (e ne ha fatte un bel po') ma, tristemente, come il Barbour, il Bellstaff, il Refrigilliwear (giubbini paninaro conformista) ha fatto il suo tempo ed è diventato demodeè, roba da outlet le Grandi Firme di via Dei Gracchi.

Mi dispiace. Capita a tutti, anche ai migliori. Penso a quelle camicie di Versace con le teste di medusa a colori pop, alle spalline di Valentino, alle giacche maschili al ginocchio di Armani. Ce l'avevano tutti, mia madre sembrava Robocop. Eppure. Puff!!!! Arriva l'odiato cambio stagione e immancabile destinazione "cestone della Caritas".
Mi dispiace, perché il caro Silvio, ce l'aveva messa davvero tutta per sembrare bravo. A cominciare dal look: capelli nuovi, rilancio della bandana, triplo lifting, botox, trucco da Teatro delle muse. Niente!!!!

Qualcuno ora lo accusa anche di plagio. Ma come si permettono???? Magistrati di sinistra!!! Lui non farebbe mai e poi mai una cosa del genere!!! Come ci vai a pensare proprio lui, così buono, così bello, così sexy che usa i mezzi di comunicazione per i propri fini. Non si dica una cosa del genere!!!!

Qualcuno ha sentito parlare del suo proscioglimento al processo che lo vedeva indagato, accusato e condannato??? Qualcuno si è accorto che la testa calda di Previti pretendeva di tornare al Senato?? No. Il popolo dell'estate si è dedicato a quel premio Nobel per l'estetica di Fabrizio Corona. Mi sembra anche giusto. Lodi a Studio aperto!!

Ora Silvio ci riprova con sta storia della libertà. Libertà di cosa??? Libertà di pagare le tasse e non avere in cambio mai nulla??? Libertà di comprare i regali di Natale dal cinesino???? Libertà di mettermi in quel posto la laurea che ho preso???? Libertà di pensare che forse non potrò far studiare i miei figli??? Libertà di ringraziare il defunto Biagi, perché non avrò mai una pensione???

Il punto è che destra, sinistra, centro...i soldi ve li siete ampiamente e largamente fagocitati. Ed ora che si fa????

Probabilmente ci rimane la libertà di sognare, sempre che gli incubi ti lascino il tempo di farlo.

mercoledì 21 novembre 2007

Furiosa è dire poco!!!!


Sono nervosa, furiosa, funesta e iraconda. Torno da una piacevole mattinata alla facoltà d'ingegneria di Tor Vergata e, dopo un viaggio della speranza di un'ora per andare e di altrettanti sessanta minuti per tornare, mi appresto a preparare un pranzetto. Oggi mi sono anche svegliata di buon umore, quindi decido di canalizzare un po' di energia positiva in gesta gastronomiche. Tant'è che, frullando con estremo brio tutto quello che c'era nel frigo, mi sono inventata un merluzzetto fantastico con una crema di broccoli e prezzemolo.


Ma torniamo a bomba.


Mentre il pesciolino nella padella cuoce, apro speranzosa la posta elettronica....e cosa trovo???????

Niente!!!!!!

Niente!!!!!!!

Niente!!!!!!!!

Nella cartella "In arrivo" giacciono solo le spoglie di tre povere mail!!!

Non è possibile!!!!!!!!!!

Spengo il PC, riaccendo, con calma serafica torno su yahoo...mail.....nome....password...si apre e niente!!!!! Sono venuti i ladri. Maledetti!!!!! Ma se becco il figlio di buona donna, che mi ha fatto una cosa del genere, stavolta mi faccio 6 ergastoli.

Ancora non ho metabolizzato il colpo. Voi capite?????? Ho questo indirizzo di posta da più di cinque anni. Giusto l'altro giorno, guardando quanto fosse lento a caricare la cartella "In arrivo", mi dicevo tra me e me, quanto fosse piena la cartella. C'ha pensato il brutto disgraziato maledetto a farmi la cortesia di fare le pulizie. Soffro!!!!!!!!!!!!!!!!


Ma se esiste una giustizia divina, un karma ineluttabile, un mondo tondo, io penso che il bastardo in questione la pagherà.

Maledizioni lanciate, che matematicamente lo colpiranno: diarrea intestinale continua e prolungata per un periodo compreso tra 10 e 15 giorni, che lo porteranno alla disidratazione fisiologica, incubi notturni ricorrenti con fantasmi rimossi che lo inseguiranno per notti e notti, perdita delle chiavi di casa con conseguente obbligo di rifare la serratura del portone blindato, atti vandalici per il quale non è assicurato verso mezzo/i di trasporto che possiede e per finire si beccherà un bel virus ammazza hardware tipo "cavallo di troia" che non ti si ammazza neanche con l'anti virus di Gucci.

Per di più, da buona ottimista mando un msg a yahoo, convinta che mi avrebbero di sicuro restituito le molteplici e care mail. Bella allocca!!!! Ecco che mi rispondono:


Gentile Monica,grazie per averci scritto.


I dati contenuti nella tua casella di posta si cancellano solo in due modi:


1. qualcuno deve accedere manualmente, selezionarli, cliccare su"elimina".

Se quel qualcuno non sei tu, ti consigliamo di verificare se sei l'unica persona ad avere accesso all'account o al computer.

I messaggi spostati nella cartella Cestino possono essere rimessi in altre cartelle; ma se vengono cancellati anche da qui, non e' più possibile recuperarli.


2. se trascorrono 4 mesi senza che tu acceda alla casella di posta,questa si disattiverà da sola e tutto il contenuto andrà' perso.


Non esitare a contattarci se hai bisogno di ulteriore assistenza.

Cordialmente,

Roberta.


Grazie Roberta, se non è la seconda che hai scritto, è per forza la prima.

Non si fanno queste cose!!!!! Protesto, protesto e protesto!!!!! Povera Tonic!!!!!

lunedì 19 novembre 2007

Oceano Mare.


Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così… io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo..salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più s’ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare.

[Oceano Mare_ Alessandro Baricco]

Little miss sunshine.



Mezzanotte. Appena finito di vedere nel mio lettone il dvd “Little Miss Sunshine”. Niente di che. Consapevole di non aver affittato un film panettone “spegni il cervello” di Vanzina; non mi aspettavo però un pappone noiosetto. Insomma, l’idea nel complesso è giusta e tutto sommato la sceneggiatura è ben fatta, ma i registi (due) sono un po’ acerbi e si sente.
Quello che non mi ha convinto è l’assenza di un aspetto d’intrattenimento, il film è piatto, non affascina, si fa fatica ad immedesimarsi nei personaggi.
Stridente l’atmosfera americana, tutto troppo americano, ma meritevole il ritratto delle nevrosi e delle contraddizioni, che questa cultura porta con sé: il padre con il pallino di sfondare, lo zio depresso omosessuale, il fratello adolescente in crisi, il nonno veterano, la madre stanca e la protagonista, una bambina bruttina, che a tutti i costi dovrebbe diventare reginetta di bellezza della California. Un altro merito è, forse, l’indagare profondamente alcuni luoghi comuni americani, senza essere banale, ma non lo rivedrei.

giovedì 15 novembre 2007

Il tempo passa....le vere amiche no!!!




Gli incontri della giornata mi hanno ispirato tale citazione!


"... Non vogliate negar l’esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza".

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120)

mercoledì 14 novembre 2007

Shining.













Sa d'inquietudine questa mattina, di pioggia incessante e di sonno mancato. Sto probabilmente sbagliando e lo so. Odio i tentativi e da questi, spesso, vengo travolta. Venerdì sono tornata a casa con un precetto: volevo arrampicarmi su per la libreria e cercare il mio vecchio diario. Ho rimosso. Ho ucciso quella Monica. Dov'è??? Ho fatto di tutto per riempire il fine settimana: scuola, cena, amici, famiglia, instancabile telefono, ma il precetto è andato farsi benedire. Volevo aprire quel diario di bambina e capire dove cavolo è finito tutto quell'amore.

Ti ho amato infinitamente e instancabilmente. Ero orgogliosa, scema e felice di te. Ti guardavo mentre dormivi e mi sembravi un dono di Dio. Ma come ha detto qualcuno, l'amore è ridicolo. Ti fa piangere e disperare per qualcuno, che poi diventa nessuno. Ho sofferto di un male impagabile, poi ho incontrato un'altra persona, ma il male impagabile è tornato puntuale. Tento instancabilmente la quadratura del cerchio. Ho promesso a me stessa di non soffrire più, anche se certa dell'assurdità di questa scelta.

Piove di una pioggia dannunziana e sfacciata. Un corteo funebre blocca la strada, piangono e gridano per la morte di un amico.

E' una giornata triste, eppure sto bene. Mi preoccupa solo quest'inquietudine che sa di pioggia e di scelte sbagliate.

Ti ringrazio ancora per quanto ho riso ieri. Anche se tutto questo, non lo leggerai mai. Come ormai non leggi più nel mio cuore. Questa è un'altra Monica. Tu lo sai. Mi guardi e non trovi le parole. Brillo e indeciso, come non ti ho mai visto; mi accompagni a casa. Scherzi come un bambino. Fai il cretino, volteggi. Ma ti conosco troppo bene. Ho il cuore d'ebano, pregiato, nero e durissimo. Ci congediamo. Mi baci la fronte, ma ti fermi. Mi tappi la bocca perché mi vuoi baciare. Non ti amo più. Nei miei occhi, lo hai letto. Sto bene tra le tue braccia, che non sono più mie. Hai ragione, sono cretina, me lo ripeti e ridiamo. Sono cretina,non ti amo più, ma sarò per sempre la tua bambina.

martedì 13 novembre 2007

Chi ha davvero ucciso Gabriele?


Gabriele Sandri, 25 anni. Questo è il suo spazio su MySpace:
Faceva il Dj aveva la mia stessa età, abitava nel mio stesso quartiere. Ora non suonerà più e avrà 25 anni per sempre. Sono scioccata. Suonava alla Maison la sera della mia festa di laurea. Chi avrebbe mai detto che da quella sera gli sarebbero rimasti solo 8 mesi di vita? Eppure è morto, gli hanno sparato in testa. E poi? Fiumi di chiacchiere, sentenze opinioni e stronzate. Nessuno che ha il coraggio di tacere cazzate una buona volta. Tutti blaterano inutilmente. Tutti dicono la propria e cercano il colpevole: gli Ultras gentaccia violenta, il calcio truccato, i poliziotti violenti. Intanto Gabriele è morto ammazzato e, la sua, non la può dire più. Non credo che si possa morire in questo modo. C'è chi ha il coraggio di dire che se lo meritava, tanto poteva evitare di azzuffarsi all'autogrill. Io credo che non c'è una sola ragione al mondo, che giustifichi la morte di un uomo.
Rimangono solo i fiori davanti alla sua casa, le chiacchiere dei commentatori e il dolore infinito dei suoi genitori che forse, senza aver fatto nulla, sono morti un po' anche loro.

Risponde Oceano Mare.


Una mia amica, Giulia, che non vedo da tempo, interrogava sempre il suo libro preferito. Il libro in questione è Oceano Mare di Baricco. Qualche giorno fa l'ho comprato, ma non per interrogarlo. Stamattina durante il lungo viaggio in metro per raggiungere la Dott.ssa Scepi, ho sgranocchiato qualche pagina e poi ho deciso di fargli una domanda anche io.

Così, posta la questione tra me e mee aperta un pagina a caso, leggo, sempre casualmente, una riga. Cosa risponde Oceano Mare????


Pagina 194; " -Io lo so che rifarei le stesse, identiche cose. Non è mostruoso, questo??".


Peccato che chiedevo se stessi facendo la cosa giusta.

Ammetto che un pochino mi sono spaventata!!!!!

Primedonne all'Opera.



Anche stavolta Miss Valery mi coinvolge all'ultimo minuto in gesta paradossali e divertentissime. Ieri dopo mille imprese eroiche, per spostare biglietti e controbiglietti di ritorno da SanBeach, sono tornata nella mia amata città. Balduina è messa a ferro e fuoco (come si scriveva nelle versioni di latino), ma questo è un altro argomento.

Insomma corro, mi insapono i capelli in 3 nano secondi, niente crema per il corpo che dopo 5 minuti senti già affiorare la disidratazione, trucco veloce e impressionstico, profumo più che si può e vestito lungo delle grandi occasioni (a dire il vero poche....ma buone). E come in ogni grande occasione che si rispetti, la fretta t'insegue e il vestito non si chiude!! Le zip sono come gli uomini, quando servono battono in ritirata.

Dopo aver percorso il campo minato delle mitiche e deliziose ZTL (zone a traffico limitato) e che Santa Cecilia protettrice della musica ci protegga, che forse qualche varco l'abbiamo beccato; arriviamo nel bellissimo teatro dell'Opera. Impalcature e colonne stile fascio, tappeti rossi, divanetti divini, gessetti in omaggio, freddo, signorine per biglietti, controllori o steward, che dir si voglia, e poi ancora signorine, signorine e signorine...ma nessuna capisce dov'è il nostro posto. Arrivate un po' in ritardo effettivamente!!!!

Bizzarra presentatrice stile Fracci che non fa che inchinarsi, Landa ride e mi distrae. Fantastico Giovanni Allevi, bravo, bravo e ancora bravo. Imbarazzato, voce bambino ma incredibilmente geniale.

Applausi, applausi...ci prendiamo un caffè ...un saluto agli amici...che freddo fuori con i vestitini da gran sera. Che fatica essere delle primedonne!!!!!!!!!!!!!

giovedì 8 novembre 2007

Se incontro le tizie, le scippo!!!!!


Like a virgin.


Venerdì sono stata con Jopino, il mio fido amico di balli, a Rialto.

Rialto Sant’Ambrogio è una ex scuola, in un delizioso palazzetto fine Ottocento, immerso nello splendore del Ghetto. Parentesi architettonica a parte, è un posto davvero alternativo. Insomma no tavoli e tavolinetti, no priveè, no champagne, no consumazione obbligatoria, no jeans firmati, no fighette con le borsette di Gucci.
In compenso si può essere se stessi, fumare, anche le canne se si vuole, socializzare e ascoltare buona musica elettronica.

Entriamo dopo una fila bestiale e ci rifacciamo cotanta fila bestiale al guardaroba….quattro chiacchiere con gli amici…e si aprono le danze.

Mi si avvicina un tizio, neanche brutto…discreto..very alternative…original rasta.

-Ciao, come ti chiami??
-Monica, tu?
-Claudio. Piacere. Ti ho vista prima in fila. Sei col tuo ragazzo??
-No, sono con un amico.
Mi giro mi sposto verso la porta (dove c’è più luce) e lo guardo bene. E poi (lampadina di Archimede Pitagorico):
-Ma quanti anni hai??? 20???!! (Il “venti” aveva un suono veramente ironico, mi aspettavo un – Quale venti ho trent'anni, tesoro!!!!).
E lui – Sei una maga! Tra poco ne compio 21!!!!!!
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!AHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!
Ho rimorchiato un ventenne, uno che c’ha quanto mio fratello!! Quando ho preso la patente lui andava alle medie. Mi è preso il panico e l’ho mollato su due piedi. Sono vecchia!!!!! Cavolo, sono vecchia!!!!!! Cavolo, alla mia età mia madre era già madre!!!! Ed io?? Ancora vado a Rialto!!!!
Ma io non mi sento un quarto di secolo, mi sento 15 anni. La mia età mentale è 15 quindi se faccio una media con la mia età cronologica x̄₌ 25+15 / 2 ₌ 20 !!! Praticamente ho 20 anni!!!!! Uff!!!! Che sollievo! Potevo anche chiedergli in numero a Claudio!!

mercoledì 7 novembre 2007

Prossimo taglio di "capelli" che farò a Pink!!


Mattia.

Ieri sono stata dalla mia cara amichetta Veronica e dal suo bimbo Mattia. Ha solo due mesi, ma è già un bel ragazzotto, alto e muscoloso. Un pomeriggio rilassato e infinitamente piacevole. Quattro chiacchiere e una sala da thè. Passeggini e maledetti gradini. Ciucci sbavati e sorrisi sdentati. Spesa e prove tecniche di shopping. E poi ancora latte, piedi minuscoli, pianti disperati e ancora chiacchiere. Ho trovato una Veronica nuova, una mamma perfetta, rilassata e infinitamente felice.

martedì 6 novembre 2007



Se tornasse Hitler, gli organizzerebbero le primarie!!!


Da qualche giorno non si parla che di razzismo, xenofobia, rumeni e rom. Con impegno e forza si è riusciti anche questa volta a far scoppiare una bomba mediatica e a trovare un colpevole designato.
Il capro espiatorio sono i Rumeni.
Il male del mondo.
I nuovi nemici di un Hitler sepolto.
Il comunistissimo Veltroni, non si era accorto che, dall’ingresso della Romania in UE, i reati a Roma sono aumentati del 75%. Doveva crepare di botte una poveraccia a Tor di Quinto e, allora anche il Pci, inneggia alla pulizia etnica.

Vivo nella città probabilmente più multietnica di questo Paese: Roma.
Congolesi, Marocchini, Maghrebini, Polacchi, Cinesi, Thailandesi, Indiani, Vietnamiti.
Roma accoglie tutti.
Gli stranieri. Piazza Vittorio, un quartiere centrale e stupendo, è diventato China Town.
Gli stranieri affollano i mezzi, hanno banchetti di fortuna, rubano, spacciano, puzzano.

Roma è la città del Papa e del Cristianesimo, e tutti se lo sono scordato, ma Cristo ci aveva detto, o forse chiesto, di essere tutti fratelli. Roba vecchia! Ormai in chiesa sembrano andarci solo le vecchiette per passare il tempo e chi ancora prova gusto a sfoggiare i vestiti della domenica. I pellegrini affollano piazza S.Pietro, ascoltano l’Angelus, si commuovono, fanno le foto con le macchinette digitali nuove di pacca, poi a pochi centimetri vedono i barboni e provano pena e schifo.
Gli stranieri sono tanti, troppi.
La vita costa troppo.
Le regole non ci sono. Qualcuno controlla??? Qualcuno prende provvedimenti?? No. D’altronde, in Paese dove l’ex Primo Ministro è stato condannato in primo grado, ma nessuno si è accorto, dove un Previti ha avuto la faccia da culo di ricandidarsi al Senato, ma sempre nessuno si è accorto, dove il Sor Andreotti Giulio si sbaciucchia con Rijna (gesti d'affetto) e dove i soldi fottuti negli anni d’oro di tangentopoli chissà chi ce l’ha; non c’è da stupirsi di nulla.

L’Italia è il Paese tollerante e garantista per eccellenza. C’è sempre tempo per condannare e per punire. Ma le regole, al di là di punire i colpevoli, servono a tutelare la libertà e i diritti civili.

Se non ci sono regole non si può pretendere che le persone si auto regolamentino, altrimenti perché dovrei pagare delle tasse??
Si corre ai ripari solo dopo che è accaduto l’irreparabile, come se l’unica strada possibile fosse una politica della riduzione del danno.

Ma i cari parlamentari europei, che probabilmente non guadagnano 800 euro coi co.co.pro., che cazzo hanno pensato quando hanno accettato l’ingresso della Romania in Europa??? -BeH! cari rumeni siete nati in un Paese povero, cazzi vostri, rimanete lì e rendetevi conto che sono pur sempre cazzi vostri.-

Siamo così sicuri di poter puntare il dito con la coscienza pulita?? Siamo sicuri di essere tanto stimati in Europa in quanti Italiani?? Siamo così pronti a scagliare le pietre contro tutti??
I nostri nonni sono emigrati in America e alcuni ci hanno portato la mafia, che ancora oggi esiste. Io non mi sento, per questo, una mafiosa. In Germania la ‘ndragheta cura l’80% del mercato immobiliare e turistico. Io non mi sento una delinquente per questo. A Roma esistono quartieri assurdamente degradati, come Tor Bella Monaca, dove vivono quasi esclusivamente Italiani. Nessuno penserebbe di rimpatriare i Calabresi.

Il razzismo e gli stereotipi sono figli della cultura dell’ignoranza, che dilaga in questo Paese e che questa politica rinforza ed alimenta.
Roma, più che una città multietnica, sta diventando una città xenofoba e intollerante. Se è bastato così poco a creare un clima da Gestapo evidentemente la rabbia e il disagio dei cittadini di Roma cresceva da tempo.
Passeggio e non vedo che manifesti inammissibili di Forza Nuova e Fiamma tricolore.

L’altro giorno la mia padrona di casa, che dalla finestra vede passare Ratzinger e c’ha i Vangeli rilegati con le scritte oro, non ha voluto affittare la stanza ad una ragazza rumena che veniva in Italia per studiare.

Siamo così sicuri di essere meglio dei Rumeni???
A Madrid, poiché Italiana erano diffidenti ad affittarmi una stanza. Per la prima volta ho provato la diseguaglianza sulla mia pelle. Vivo in questa città da 6 anni. Nella mia vita ricordo di essere stata insultata da un tossico da bambina, mentre tornavo dalla Scuola di danza (italiano), derubata dalla mia migliore amica (italiana), rincorsa da un maniaco seminudo (italiano) ed adesso che ci penso in discoteca mi tornano alla memoria un paio d' idioti fatti che mi hanno importunata (italiani) ed uno che mi ha ficcato addirittura la manaccia sotto la minigonna (italianissimo). Pronti i decreti di espulsione????

E’ facile guardare quello che sta accadendo, dal calduccio del proprio divano. Siamo così sicuri di appartenere ancora ad un paese “ricco”??? Oggi, per la stragrande maggioranza dei giovani, avere una vita dignitosa e comprarsi una casa è possibile, solo grazie all’aiuto dei genitori. E i nostri figli??? I milleueristi potranno garantire il benessere per i propri figli??? E se un giorno non troppo lontano fossimo costretti ad emigare?? E se fossimo noi, un giorno, i nuovi Rumeni??

venerdì 2 novembre 2007

Alla fine torna sempre da Big.


Azzurra celeste nostalgia.


Esco, mi sollazzo, conosco e civetto. Gravito e mi delizio. Racconto di me e mi ritraggo. Eccentrica, egocentrica, istrionica e narcisista. Riempio l’aria di lusinghe, ma per giorni non rispondo al telefono.

Cerco, ma non concedo.

Potrei se volessi, ma in breve non m’innamoro.
Una nostalgia dolce e sottile mi attraversa. Una nostalgia, che sa d’inverno inarrestabile.


Mi affanno, orbito intorno agli appuntamenti e tristemente fatico.


Come sono pigra!! Quanto mi piace poltrire nel lettone della mattina, inzuppare le fette nel latte bollente con calma flemmatica e non avere mai fretta!!! Nemica fretta bastarda, che consumi l’orologio a forza di guardarlo, che odi i mezzi di Roma e che divori il tempo, mangiona. Ci vuole coraggio e pazienza ad affrontare quanto sta cambiando. Stringo i denti e so che un giorno raccoglierò, sempre con umiltà e senza aspettarmi niente, che poi le cose, quando vengono senza che te le aspetti, è meraviglioso.


Ma, in tutto questo, sembra che non abbia neanche il tempo per amare qualcuno. Questa è la stronzata che, ogni giorno, mi dico. Bugie di una tirchia di affetti.

La solitudine, per ora, è una tragica esigenza. Come un delta, viaggio tra disperato bisogno d’attaccamento ed incapacità di trovare spazio per qualcuno. Come il maledetto dilemma dei porcospini. Morire di freddo lontani e ferirsi vicini.


E’ che ogni volta, amo totalmente e senza difese. Mi butto senza rete, come un equilibrista pazzo. Amo, fino a diventare chi amo.


Diceva un certo Signor Hegel, non può esserci tesi, senza anti-tesi. La vita è sintesi degli opposti. Il bianco e il nero. Il bene e il male. Il diavolo e “l’acqua santa”. Se non ci fosse l’uno, non capiremmo l’esistenza dell’altro. E forse, nella dialettica, c’entra anche l’amore.
La fusione totale e l’annullamento dei poli opposti, portano alla distruzione. L’amore e l’odio iniziano a diventare la stessa cosa, si confondono, si mischiano e si uccidono.


Eppure l’amore è ciò che rende densa quest’esistenza, un peso specifico straordinario. Come diceva Sant’Agostino: "Amor meus, pondus meum" (spero di non aver sbagliato). L’amore è un peso, intorno al quale gravita il senso dell’esserci.
Un peso “pesante”, un fuoco essenziale che però può bruciarti.


Per ora mi godo il mio freddo.


Ho bisogno di soffrire in pace, senza dare spiegazioni a nessuno. Ho bisogno di capire quanto ancora vale la pena buttarsi e fare salti mortali. Sto lentamente risalendo, anche se il vuoto mi fa un po’ paura. I miei tempi sono lunghi e insopportabili.

L’attaccamento, le carezze, il calore senza amore, saranno anche un tampone alle ferite del cuore, ma in fondo sono solo la sozzura degli affetti.

Il mio cuore sta diventando il lacchè della mia mente, perché per troppo tempo mi ha spinto a malfare, sbagliare, accettare ed ora è in punizione. Lo so che indefesso continua a fallire, è un cretino assiduo.


Ascolto Stevie Wonder in continuazione, come a cercare un buonumore posticcio e annego il mio umore tra le note. Instabile ed umorale. Stati d’animo liquidi si muovono, nuotano lente emozioni vane e affogano ansie dispettose. E’ un giradischi l‘esistenza, gira su sé stessa; pensieri volanti come stupide ballate.

Vivere un autunno dentro.

Sto imparando a bastare a me stessa ed a sposare la solitudine come si va all’altare di una sposa puttana e noiosa. I vaccini dall’amore sono mediocri medicamenti. Nessuno è immune da quella tempesta dirompente, che ti prende quando meno te l’aspetti e t’inzuppa, t’infradicia la vita.

E’stata una serata piacevole ed intima. Mi sono addormentata col sorriso, con la pace nel cuore. Ma non ti amo. Non ti amo più. Tutto perfetto. Il calore dei tuoi abbracci, il tuo bravissimo Keith Jarrett, il tuo odore celestiale e i tuoi rari e preziosi sorrisi. Ma non ti amo. Mi stupisci; quando parli sai stregare, hai una pozione magica nella lingua. Ti diletti e mi corteggi. Mi sorridi e ti avvicini. Respiro ancora la tua aria. Ma per quanto di velluto, per quanto raffinato e rosso porpora, per quanto ricercato e prezioso, c’è un laccio intorno al mio cuore, stretto stretto, che non hai saputo sciogliere.

Francis Ford Coppola e il suo incontro con le metaossiamftamine.






Le metaossiamfetamine sono un ampio gruppo di sostanze con effetti psicoattivi, note a chi, come me, ha sostenuto l’esame di tossicodipendenze e a chi se le compra in discoteca (o forse anche in parrocchia) generalmente sotto il nome di ectasy.
Sono andata a vedere “Un’altra giovinezza” del mito vivente Francis Ford Coppola. La visione è molto vicina agli effetti psicotropi del’MDMA (ecstasy appunto).

La storia è ambientata nella Romania di fine Ottocento. Studioso di lingue che sgobba sui libri e morosa che lo molla, perché non si sente amata. Fin qui tutto ordinario. La vicenda, supportata da una geniale fotografia, convince fino al punto clou: il protagonista viene letteralmente fulminato. Passeggia mogio mogio sotto la neve e….zanghete…un fulmine lo tramortisce. Da qui inizia l’incertezza.

HIC SUNT LEONES.
Il punto è che, invece di risvegliarsi, quanto meno stordito, ringiovanisce di trent’anni!!! Di qui la trama, dal paradossale, passa al confuso e diviene delirio.
L’intrigo si dipana attorno ad una sequela ai limiti dell’allucinogeno: morti che tornano, doppi copiati (e direi scopiazzati) dal povero Otto Rank, rose di Zorro, Mata Hari improbabili, nazismo, delirio mistico, genocidi, esperimenti genetici, spionaggio e controspionaggio, rimandi al Faust di Goethe ed ancora metempsicosi, reincarnazione, sanscrito, bomba atomica, “eravamo 4 amici al bar” e, incredibile ma vero, pistole che si muovono con la forza del pensiero (effetti paranormali).
Sfido chiunque a trovare il coraggio d’immedesimarsi!!

I paesaggi e le ambientazioni sono davvero incantevoli, ma dico - caro Coppola- mica siamo sul canale National Geografic!!!!
In breve, anche con molto impegno e forte spirito interpretativo, lo spettatore ad un certo punto si annoia a morte e si perde. E’ come se il Coppola, in tutto questo tempo, avesse studiato molto, subito vari influssi e visto posti stupendi. Lodevole l’intento di farci partecipi di tutto questo, ma la carne al fuoco è troppa e l’indigestione è assicurata.

Insomma, delusa dal presunto mito e irritata dal tizio che davanti a me non faceva che: -Scccccccc!!-, non consiglierei a nessuno questa sbobba. Un vero capolavoro, al di là di tutto, non dovrebbe mai farti cercare l’orologio nel buio della saletta.