sabato 17 maggio 2008

Due giorni a Parigi.

Marion è parigina. Jack americano. Vivono insieme da tempo a New York ma, dopo la vacanza che sognavano a Venezia, si fermano due giorni a Parigi, per recuperare il gatto di lei e per far conoscere, a lui, la città e la famiglia di Marion. Quello che Jack conoscerà sarà una compagna molto più complessa di quanto lui potesse pensare e forse accettare. Un film maturo, nella sua leggerezza, grazie a una sceneggiatura che tiene per tutta la durata del film (tranne forse, ma è questione di gusti, nel finale) e grazie all’interpretazione dei due protagonisti.
Se Jack fa fatica a comprendere Parigi (complice anche la non conoscenza del francese), il 'ritorno a casa' mette a nudo per Marion quel fondo di puritanesimo, per quanto inserito in un contesto libertario, che Jack non si toglierà mai di dosso. Non si tratta, quindi, solo di cibo o di un anziano padre tutto istinto e seduttività, ma di due culture. Tutto questo Delpy ce lo dice sorridendo, ma quanto spessore c'e’ sotto questa leggerezza di scrittura!
Spiritoso, piacevole; si vede d'un soffio e ti fa venir voglia di avere un fidanzato!!

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