mercoledì 27 febbraio 2008

Caos calmo.


Nanni è sempre Nanni, ed io, da morettiana, non posso negare di essermi divertita guardando il suo ultimo capolavoro. La regia, non è sua e si vede. Un po’ la spazzatura di Moccia e i sentimenti che vanno di moda, un po’ Muccino con le sceneggiature che il mercato cinematografico chiede, un po’ Pieraccioni con mille figone che si trombano il protagonista.
Il film è carino, scivola via, anche se a tratti sembra di vedere “Caro Maestro” su Canale 5. Non mi aspettavo un Moretti in queste vesti e che accettasse un copione con bestemmia e scena di sesso acchiappaspettatore. Un Moretti diverso, che interpreta un ricco borghese in crisi, forse perché anche lui si è imborghesito troppo. E caro diario? E la vespa? E la sinistra? E i compagni? Spariti!
Anche Moretti fa film coretti, senza politica. La morale è un’altra, più personale, meno sublimata, forse più coraggiosa. Forse stavolta ci vuole raccontare una nuova realtà. Quella di un uomo ricco e del suo rapporto col dolore, ma tristemente, come ogni uomo ricco che si rispetti, alla fine non è mai solo.
(Nanni, ammetto che una volta a via Cola ti ho pedinato, ma nudo un po’ fai schifo!!!)

1 commento:

Chit ha detto...

Segno dei tempi che cambiano ... o forse ormai è troppo vecchio per la vespa e la nutella! :-D

Comunque non mi è dispiaciuto come film, sicuramente diverso dai precedenti.

Un abbraccio