martedì 11 marzo 2008

Ottocento.

Una mostra incantevole su un secolo d'opere ricchissimo, ma sempre meno ricordato nella storia dell'arte.

Il Romanticismo, nato in Germania, arriva in Europa, dopo la caduta di Napoleone determinando l’evoluzione verso nuove forme espressive. Niente più valori assoluti del mondo classico. Dio sembra morto. Il Romanticismo si rivolge alla storia delle singole nazioni, alle origini delle diverse culture. L'uomo e il suo coraggio diventano i protagonisti dell'arte fino ad arrivare al Verismo, che, pur nelle sue caratteristiche regionali, persegue obiettivi comuni: l’immagine viene rivalutata indipendentemente dai valori morali o ideologici che trasmette, la scientificità dell’arte è scienza della percezione visiva, della luce che determina ombre e colori, delle strutture compositive che la regolano.

Ho riscoperto un Hayez geniale, e purtroppo poco valutato se non per il suo celebre "Bacio" che, secondo me, è la sua opera peggiore. Sublime, invece, la "Venere che scherza con due colombe", sono stata imbambolata a questo quadro gigantesco un quarto d'ora!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma perché continui a copiare le fonti senza citarle?

Anonimo ha detto...

PS:
tu hai copiato da qui
http://www.artemotore.com/storiadellarte/artesetteottocento.html

Anonimo ha detto...

@anonimo. Ho preso queste informazioni da internet. Certo! Non sono Giulio Carlo Argan....forse tu sei il suo fantasma o il solito senzapalle di turno, che fa il dissidente, ma non ha il coraggio di firmarsi?????!!!
:)

Anonimo ha detto...
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